Messaggio ai Marinai Abruzzesi dal cielo di Francavilla al Mare il giorno di San Giovanni 1928/Messaggio

Da Wikisource.
Messaggio

../ ../Postfazione IncludiIntestazione 19 febbraio 2024 100% Da definire

Messaggio ai Marinai Abruzzesi dal cielo di Francavilla al Mare il giorno di San Giovanni 1928 Postfazione

[p. 2 modifica]

Ai marinai pescatori dell’Adriatico.


Vengo io stesso, con le mie ali marine, a benedirvi dal cielo.

È questa una prova di fedeltà? è questa una prova d’amore?

Non valgono altre parole, o Compagni. [p. 3 modifica]

Vale forse un frutto indubitabile.

Or è trentacinque anni (ma nella data, certo, mi sbaglio, se sono ancor tanto giovine) una delle mie Odi navali celebrava Il battesimo di due paranze. [p. 4 modifica]

«Benedici le navi sopra il dolce mar funesto,
sopra il bel mar natale;
per le prue rilucenti, dirizzate alla fortuna,
spargi l’acqua lustrale;
consacra nel tuo verbo alla pesca portentosa
la rete virginale!»

Nel mio libro nuovo, di ieri, di oggi, una paranza apparisce nel [p. 5 modifica]mio sogno marino.

«Non ero più sul comignolo inviso ma su la chiglia d’una paranza capovolta, nell’Adriatico; e stavo per gettarmi a nuoto senza darmi pensiero del naufragio, avendo avvistato una frotta di delfini miei familiari. . . . . » [p. 6 modifica]

Sono io fedele?

Nel gran meriggio la mia fedeltà alata, o Paranze del mio mare, vi benedice dal cielo: dal vero cielo.

🞻 San Giovanni, 1928.

Gabriele d’Annunzio