Milione/135

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Capitolo 135
Come il Grande Kane conquistò lo reame de li Mangi

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Capitolo 135
Come il Grande Kane conquistò lo reame de li Mangi
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Egli è vero che ne la grande provincia deu Mangi era signore Fafur, ed era, dal Grande Kane in fuori, il maggior signore del mondo e ’l piú possente d’avere e di gente. Ma no sono genti d’arme; ché se fossono stati buoni d’arme, a la forza de la contrada, mai no l’avrebbe perduta, ché le terre sono tutte atorneate d’acqua molto fonda e non vi si va [se no] per ponte. Sí che ’l Grande Kane gli mandò un barone ch’avea nome Baian Anasan, ciò è a dire ’Baian Cento Occhi’, e questo fue negli anni Domini 1273.

E ’l re del Mangi trovò per sua isteromia che la sua terra mai no si perderebbe se non per un uomo ch’avesse 100 occhi. E andò Baian con grandissima gente e co molte navi che li portaro (uomeni) a piè ed a cavallo. È venne a la prima città de li Mangi, e no si volle rendere a lui; poscia andò a l’altre infino a le 6 città, e queste lasciava, però che ’l Grande Kane li mandava molta gente dietro - ed è questo Grande Kane che oggi regna. (Or avenne che costui) la 6 città prese per forza, e poscia ne pigliòe tante che n’ebbe 12; poscia se n’andò a la mastra città de li Mangi, ch’à nome Quisai, ov’era il re e la reina. Quando il re vide tanta gente, ebbe tal paura che si partí de la terra co molta gente e bene co 1.000 navi, e andò al mare Oceano e fuggí ne l’isole; la reina rimase, che si defendea al me’ che potea. E la reina dimandò chi era il segnore de l’oste; fulle detto: ’Baian Cento Occhi’. E la reina si ricordò de la profezia ch’ò detto di sopra: incontanente rendéo la terra, e incontanente tutte le città de li Mangi si rendero a Baian. E in tutto ’l mondo non era sí grande reame come questo; e diròvi alcuna de le sue grandezze.

Sapiate che questo re face’ ogn’anno nutricare 20.000 fanciulli piccioli; e diròvi come. In quella provincia si gittano i fanciulli come sono nati - cioè le povere persone che no li possono notricare -; e quando un ricco uomo non à figliuoli, e’ va al re e fassine dare quanti vuole. E quando egli àe fanciulli e fanciulle da maritare, sí gli amoglia insieme, e dàlli onde possano vivere; e in questo modo n’aleva ogn’anno bene 20.000 tra maschi e femine. Ancora fae un’altra cosa, che quando lo re vae per alcuno luogo ed e’ vede due belle case e dal lato una piccola, ed elli domanda perché quelle sono magior di quella; e s’egli è perché sia d’alcuno povero che no la possa fare magiore, incontanente comanda che de’ suoi danari sia fatta. Ancora questo re si fa servire a piú di m[i]lle tra donzelli e donzelle. Elli mantiene suo regno in tanta iustizia, che non vi si fa null[o] male, che tutte le mercatantie stanno fuori.

Contato v’òe del regno; or vi conterò de la reina. La reina fue menata al Grande Kane, e ’l Grande Kane le fece grande onore, come a grande reina. E il re, marito di questa reina, mai non uscí de l’isole del mare Oceano, e quivi morío.
Or lasceremo di questa matera, e torneròvi a dire de la provincia deu Mangi e di lor maniere e di lor costumi ordinatamente. E prima coninceremo de la città di Caygiagui.