Milione/85

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Capitolo 85
Delle guardie

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Capitolo 85
Delle guardie
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Or sappiate che ’l Grande Kane si fa guardare per sua grandezza a 12.000 uomini a cavallo e chiamansi Quesitan, ciò è a dire ’cavalieri fedeli del signore’; e questo non fae per pagura. E tra questi 12.000 cavalieri sono 4 capitani, sicché ciascuno n’àe 3.000 sotto di sé, degli quali sempre ne stae nel palagio l’una capitaneria, che sono 3.000; e guardano 3 dí e 3 notti, e màngiarvi e dormonvi. Di capo degli tre die questi se ne vanno e gli altri vi vengono, e cosí fanno tutto l’anno.

E quando il Grande Kane vuole fare una grande corte, le tavole istanno in questo modo. La tavola del Grande Kane è alta piú dell’altre; egli siede verso tramontana e tiene lo volto verso mezzodie. La sua prima moglie siede lungo lui dal lato manco, e dal lato ritto, piú basso un poco, li figliuoli e gli nipoti e i suoi parenti che sono de lo ’mperiale legnaggio, sicché lo loro capo viene agli piedi del Grande Signore. E poscia sedono gli altri baroni piú a basso, e cosí va de le femmine, ché le figliuole del Grande Signore e (le nipote e) le sue parenti istanno piú basse da la sinistra parte; e ancora piú basso di loro tutte l’altre mogli degli altri baroni; e ciascheuno sae lo suo luogo ov’egli dee sedere per l’ordinamento del Grande Kane. Le tavole sono poste per cotale modo che ’l Grande Kane puote vedere ogni uomo, e questi sono grandissima quantitade. E di fuoro da questa sala mangiano piú di 40.000, perché vi viene molti uomini co molti presenti, che vegnono di strane contrade co strani presenti, e di ta’ ve n’àe ch’ànno segnoria. E questa cotale gente viene in questo cotal die che ’l signore fae nozze e tiene corte.

E in mezzo di questa sala ove ’l Grande Signore tiene corte e tavola è uno grandissimo vaso d’oro fino, che tiene di vino come una (gran) botte, e da ogni lato di questo vaso ne sono due piccoli: di quella grande si cava vino, e de le due piccole beveraggi. [Àvi] vasegli vernicati d’oro che tiene (l’uno) tanto vino che n’avrebbe assai bene otto uomini, e ànne per le tavole tra 2 l’uno, e anche àe ciascuno una coppa d’oro co manico, con che beono.

E tutto questo fornimento è di grande valuta, e sappiate che ’l Grande Signore àe tanti vasellamenti d’oro e d’ariento che nol potrebbe credere chi nol vedesse. E sappiate che quegli che fanno la credenza al Grande Signore sono grandi baroni, e tengono fasciata la bocca e ’l naso con begli drappi di seta e d’oro, acciò che loro fiato non andasse nelle vivande del signore.
E quando ’l Grande Signore dé bere, tutti gli stormenti suonano, che ve n’à grande quantità; e questo fanno quando àe in mano la coppa: e alotta ogni uomo s’inginocchi(a), e i baroni e tutta gente, e fanno segno di grande umi(l)tade; e cosí si fa tuttavia ch’e’ bee. Che vivande non vi dico, però che ogni uomo dé credere ch’egli n’àe en grande abondanza, né no v’à niuno baro(ne) né cavaliere che non vi meni sua moglie [a] che mangi coll’altre donne. Quando ’l Grande Signore à mangiato e le tavole sono levate, molti giucolari vi fanno grandi sollazzi di tragettare e d’altre cose; poscia se ne va ogni uomo a suo albergo.