Notizie biografiche degli illustri comaschi/Innocenzo XI Odescalchi
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INNOCENZO XI ODESCALCHI
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Anche al sommo delle dignità vide Como innalzato un suo figliuolo, Benedetto Odescalchi. Nacque il 1611 nella parrocchia di San Benedetto, fu capitano della milizia urbana, poi, condottosi a Genova presso un suo zio, ricchissimo negoziante, ne ereditò cinquecentomila scudi. — Fattosi allora a Roma, e consacrato sacerdote, ebbe la porpora, poi il vescovado di Novara, in fine la tiara col nome di Innocenzo XI. — In tanta altezza non mutò i buoni costumi: represse il lusso immodesto delle donne colle leggi: quel de’ prelati coll’esempio: fu tutto in mettere pace fra i prìncipi per volgerli contro il Turco: fu avverso alle superstizioni, ed entrò in gravi litigi colla Francia per le famose quattro proposizioni, che parevano ledere i diritti della Santa Sede: riprovò tutti i vescovi che vi aderivano. Ricusò l'ambasciatore francese per causa del privilegio degli asili in Roma. Sventuratamente aveva a cozzare col dispotico Luigi XIV, il quale per vendetta occupò Avignone, e mosse contro il papa le penne de’ suoi letterati, a morderne il sapere ed i costumi: ciò che richiama un detto di Walpole, che quando un re felice accusa i nemici suoi, tutti gli storici prezzolati s'affrettano a fargli da testimonio.
Fatto è che quando morì, per voce d’ognuno, venerossi qual santo, e si trattò anche di canonizzarlo. A Como aveva eretta in San Giovanni Pedemonte una magnifica cappella a sant'Isidoro — ita non ha guari a male — eccetto la statua, che vedesi all’ingresso della biblioteca nel liceo.