LXVI
../LXV
../LXVII
IncludiIntestazione
22 settembre 2009
75%
Novelle
<dc:title> Novellino </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Anonimo</dc:creator>
<dc:date>XIII secolo</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Novellino/LXVI&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20111207151627</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Novellino/LXVI&oldid=-
20111207151627
Novellino - LXVI AnonimoXIII secolo
Qui parla d’uno filosafo lo quale era chiamato Diogene
Fue uno filosafo molto savio, lo quale avea nome Diogene. Questo filosafo si era un giorno bagnato in una troscia d’acqua, e stavasi in una grotta al sole asciugare. Alessandro di Macedonia passava con grande cavaleria; vide questo filosafo; parlò e disse:
«O divino di misera vita, chiedimi e darotti ciò che tu vorrai».
E ’l filosafo rispuose:
«Priegoti che mi ti lievi dal sole».