Novellino/XLIX

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XLIX

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Qui conta d’uno medico di Tolosa come tolse per moglie una nepote dell’arcivescovo di Tolosa

Uno medico di Tolosa tolse per mogliera una gentile donna di Tolosa, nepote dell’arcivescovo. Menolla. In due mesi fece una fanciulla. Il medico non ne mostrò nullo cruccio, anzi consolava la donna e mostravale ragioni secondo fisica, che ben poteva essere sua di ragione: e con quelle parole e con belli sembianti fece sì che nel parto la donna non la poteo traviare. Molto onoroe la donna nel parto; dopo il parto sì l’ebbe e dissele:

«Madonna, io v’ho onorata quant’i’ ho potuto; priegovi per amore di me che voi ritorniate omai a casa del vostro padre. La vostra figliuola io terrò a grande onore».

Tanto andaro le cose innanzi, che l’arcivescovo sentì che ’l medico avea dato commiato alla nepote. Mandò per lui e, acciò ch’era grande uomo, parlò sopra a lui molto grandi parole, mischiate con superbia e con minacce. Quand’ebbe assai parlato, e ’l medico rispuose e disse così:

«Messer, io tolsi vostra nepote per moglie credendomi della mia ricchezza potere fornire e pascere mia famiglia; e fu mia intençio d’avere di lei uno figliuolo l’anno e non più, onde la donna ha cominciato a fare figliuoli in due mesi: per la qual cosa io non sono sì agiato, se ’l fatto dee così andare, ch’io li potesse notricare; e voi non sarebbe onore che vostro lignaggio andasse a povertade: perch’io vi cheggio mercede che voi la diate a uno più ricco omo ch’io non sono, che possa notricare i suoi figliuoli sì che a voi non sia disinore».