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Odi (Anacreonte)/Ode XXXVI

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Ode XXXVI

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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode XXXVI
Ode XXXV Ode XXXVII

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SUL DARSI BEL TEMPO.


ODE XXXVI.


Le leggi a che m’insegni?
     A che l’arte del dir
     3Apprender giova?
Qual pro da questi impegni
     A me può mai venir?
     6Vana è la prova.

Meglio d’un buon liquore,
     Se tu m’insegni a ber
     9Colmi bicchieri;
E della Dea d’Amore
     A vivere e goder
     12Fra i bei piaceri.

Già per l’età senile,
     È divenuto il crin
     15Bianco e negletto.
Su via, Garzon gentile,
     L’oblío coll’acqua e il vin
     18Spargimi in petto.

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Poc’altro a far ti resta,
     Non è lontano il dì
     21Del morir mio.
Il sasso allor m’appresta,
     Che privo è chi morì
     24D’ogni desìo.