Opere (Lorenzo de' Medici)/XVII. Rime varie o di dubbia autenticitá/I. Sonetti/Sonetto II.
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Lorenzo de' Medici - Opere (1913)
II. Lorenzo de’ Medici, quando tornò da Napoli, a Bernardo Bellincioni.
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ii
Lorenzo de’ Medici, quando tornò da Napoli, a Bernardo Bellincioni.
Un pezzo di migliaccio malavia
ed una fiera bestia ed una a prato
avevon tanto un erpice menato,
ch’egli era fuor del solco per pazzia.
Ma se n’avvidde mona Nencia mia
e tese al sole un vaglio ben bucato:
un giudeo il vidde e funne sí crucciato,
che non vorrebbon piú geometria.
Quell’«arri sta», che fanno i paladini,
quando vanno a Piacenza coi cestoni,
fanno impazzar quei poveri asinini.
Perché hanno il capo vuoto, molti arpioni
armeggion per calendi e pastaccini,
e deston la mattina i dormiglioni.
E però i Calicioni
s’armon di troppo debole corazza,
ch’ogni poco di stretta poi gli ammazza.