Otello (Boito)/Atto quarto/Scena prima
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Arrigo Boito - Otello (1887)
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La Camera di Desdemona. Letto, inginocchiatoio, tavolo, specchio, sedie. Una lampada arde appesa davanti all’immagine della Madonna che sta al disopra dell’inginocchiatoio. Porta a destra. Un lume acceso sul tavolo. È notte.
Desdemona ed Emilia
- EMILIA
- Era più calmo?
- DESDEMONA
- Mi parea. M’ingiunse
- di coricarmi e d’attenderlo. Emilia,
- te ne prego, distendi sul mio letto
- la mia candida veste nuziale.
- Emilia eseguisce
- Senti. Se pria di te morir dovessi
- mi seppellisci con un di quei veli.
- EMILIA
- Scacciate queste idee.
- DESDEMONA
- sedendo macchinalmente davanti allo specchio
- Son mesta, tanto, tanto.
- Mia madre aveva una povera ancella,
- innamorata e bella.
- Era il suo nome
- Barbara. Amava
- un uom che poi l’abbandonò; cantava
- un canzone: "la canzon del Salice".
- Ad Emilia
- Mi disciogli le chiome…
- Io questa sera ho la memoria piena
- di quella cantilena…
- "Piangea cantando
- nell’erma landa,
- piangea la mesta…
- O Salce! Salce! Salce!
- Sedea chinando
- sul sen la testa!
- Salce! Salce! Salce!
- Cantiamo! Cantiamo! il Salce funebre
- sarà la mia ghirlanda."
- ad Emilia
- Affrettati; fra poco giunge Otello.
- "Scorreano i rivi fra le zolle in fior,
- gemea quel core affranto,
- e dalle ciglia le sgorgava il cor
- l’amara onda del pianto.
- Salce! Salce! Salce!
- Cantiamo! Cantiamo! Il Salce funebre
- sarà la mia ghirlanda.
- Scendean augelli a vol dai rami cupi
- verso quel dolce canto.
- E gli occhi suoi piangean tanto, tanto,
- da impietosir le rupi."
- a Emilia, levandosi un anello dal dito
- Riponi quest’anello.
- alzandosi
- Povera Barbara! Solea la storia
- con questo semplice suono finir:
- "Egli era nato per la sua gloria,
- io per amar…"
- ad Emilia
- Ascolta.
- Emilia fa qualche passo
- Odo un lamento.
- Taci. Chi batte a quella porta?
- EMILIA
- È il vento.
- DESDEMONA
- "Io per amarlo e per morir…
- Cantiamo! Cantiamo!
- Salce! Salce! Salce!"
- Emilia, addio. Come m’ardon le ciglia!
- è presagio di pianto. Buona notte.
- Emilia si volge per partire
- Ah! Emilia, Emilia,
- Emilia ritorna e Desdemona l’abbraccia
- Addio, Emilia, addio!
Emilia esce