Recavano le vesti in quel costume
Che in Borgogna si adopra. Oh! da un suo letto
Ove giaceasi a riposar, Kriemhilde 105Scese balzando, e che n’andasse, volle,
Una fantesca a le finestre; e quella
Vide arrestarsi nella corte il prode
Gère e i compagni suoi, quali invïava
Prence Gunthero. Contro al suo dolore 110Deh! qual gradito annunzio ella apprendea!1
Al re così parlò: Deh! voi notate
Là ’ve si stanno quei che a questa corte
Venìan con Gère il forte; a noi mandolli
Giù per il Reno il fratel mio Gunthero. 115Esserci dènno i benvenuti, ratto
Sifrido il forte così disse. — E tutti
I famigli correan là ’ve fûr visti
I messaggieri, e ciascun d’essi a parte
Il miglior detto che ciascun potea,