Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/299

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228 I Nibelunghi

Recavano le vesti in quel costume
Che in Borgogna si adopra. Oh! da un suo letto
Ove giaceasi a riposar, Kriemhilde
105Scese balzando, e che n’andasse, volle,
Una fantesca a le finestre; e quella
Vide arrestarsi nella corte il prode
Gère e i compagni suoi, quali invïava
Prence Gunthero. Contro al suo dolore
110Deh! qual gradito annunzio ella apprendea!1
     Al re così parlò: Deh! voi notate
Là ’ve si stanno quei che a questa corte
Venìan con Gère il forte; a noi mandolli
Giù per il Reno il fratel mio Gunthero.
     115Esserci dènno i benvenuti, ratto
Sifrido il forte così disse. — E tutti
I famigli correan là ’ve fûr visti
I messaggieri, e ciascun d’essi a parte
Il miglior detto che ciascun potea,

  1. Per il dolore di star lontano da casa.