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i precursori dell'arte, ecc. | 167 |
profonda completa trasformazione della personalità che ne fu la conseguenza, non differiscono in nulla da quelle che ogni giorno si osservano negli alienati. Questa analisi di un idolo patriottico, politico, religioso: di un’eroe, e perciò geniale certamente, a considerarne i fenomeni patologici, può essere a buon diritto avvicinata all’ordine degli studi, che la Teorica Lombrosiana della degenerazione del genio ha modernamente sviluppati, e sarà, spero, prova sufficiente che la luce della verità penetra e si fa strada attraverso gli ostacoli del pregiudizio e del misoneismo in qualunque tempo e sotto il dominio di qualunque scuola e dottrina. Certo queste che io vado raccogliendo non sono che accenni, che visioni parziali del vero, ma non tolgono il grande merito di chi più arditamente e con maggior sicurezza ha saputo spezzare gli schermi che impedivano alla luce di irradiare vittoriosa su di un campo più vasto.
Lo stesso Brierre de Boismont nel 1868 intraprese una serie di studi psicologici sugli uomini celebri. Shakespeare si fu uno dei più completamente studiati. Shakespeare, che dai moderni venne ristudiato sotto questo punto di vista di dimostrare cioè, come il suo genio abbia saputo veder bene e creare tipi di pazzi e di delinquenti non solo, ma possedere un esatto concetto intorno alla criminalità, che si avvicina moltissimo a quello della scuola antropologica. Basterebbero le parole dell’Amleto (Atto 1°, scena 4ª): ”Alcuni uomini portano sin dalla