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l’“uomo delinquente„ di c. lombroso | 15 |
mai constatata, sicchè si può sinteticamente concludere che nell’encefalo e nel cranio dei delinquenti si presentano con frequenza maggiori che nei normali i caratteri degenerativi ed abnormi.
L’esame sui vivi abbraccia un campo più esteso ed un materiale d’osservazione colossale. I risultati esposti dal Lombroso sono il frutto di più di 6000 osservazioni.
Si confermò l’importanza della statura, del peso, della forma delle mani, dei solchi palmari, il rapporto fra statura e apertura delle braccia, del mancinismo anatomico, dei capelli e della barba, segni che gli antichi già ebbero in grande considerazione per la loro significazione di indizio del temperamento morale.
Prevalenza nei criminali della capigliatura folta e nera, negli stupratori soltanto prevale il color biondo, raro invece il pelo rosso in opposizione alle credenze generali, barba scarsa o mancante, rara la canizie, rarissima la calvizie. Le rughe frequenti e di profondità maggiore che nei normali e precoci.
Un riassunto particolareggiato di questi dati ci può interessare, perchè vedremo come nei Fisionomisti italiani del cinquecento le rughe si sieno elevate a sistema colla Metoposopia e coll’Astrologia giudiziaria.
Rughe frontali: In alcuni criminali ancora giovani sono tanto profonde da dare alla fronte, nello stato di completo riposo mimico, un aspetto di permanente attenzione, ed in molti le rughe appaiono esiti di sfregio per ferite da taglio.