Pagina:AA.VV. - Commedie del Cinquecento, Vol. I, Laterza, 1912.djvu/290

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282 i tre tiranni

          a pregarlo che voglia esser contento,
          tanto che ti riabbi d’esto male,
          che ti stia qui.
          Fronesia  In vero, m’ha ben cera
          d’uomo da bene: me ne crepa il cuore.
          Tristo a quel che si truova in tal disgrazie
          sbandonato da tutti! Cosí suole
          far la fortuna: nulla è, in questo mondo,
          di fermo che ’l ben far. Par che simigli
          una persona e non saprei dir chi.
          Ecco ’l messer.
          Demofilo  Donde sei, peregrino?
          Filocrate  Soi spanol y naturai de Cordova,
          muy buena patria, y tan bien de buena
          familla. Aora soi en vuestras manos.
          De gracia, havedmi compassion.
          Demofilo  Appunto.
          Non ti pigliar fastidio, che potrai
          star qui per fin che tu sia ben sanato;
          e farò governarti da fratello.
          Ma ben m’incresce non poter tenerti
          come vorrei perché, in fin che non passa
          bene il sospetto, non ci veggio modo
          d’accettarti sii in casa.
          Filocrate  Soi contiento
          con eso. Non quiero otra cosa.
          Dios os pague el gualardon.
          Demofilo  Sapresti
          darmi nuova d’un signor Fabio Negri
          di Valenza?
          Filocrate  En verdad no le cognosco.
          Demofilo  Che si fa in quelle bande? che si dice
          di nuovo?
          Filocrate  Quando io me parti da quellas
          partes, se hazian grandes allegrias
          y fiestas y triumphos; porque havian