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406 | nota |
Piccolomini. In Vene Ha. MDLIIII in fine: In Venetia per Plinio | Pie trasanta, MDLIIII’[1].
Mi resta, per ultimo, da avvertire che il prologo pubblicato in tutte le stampe come del Bibbiena è invece quello che fu composto da Baldassarre Castiglione per la prima rappresentazione urbinate del 1513: essendo il vero prologo dell’autore della Calandria pervenuto troppo tardi ad Urbino ed essendo anche troppo lungo perché l’attore che doveva recitarlo si confidasse di mandarlo a memoria. Ciò fu dimostrato, con quasi assoluta certezza, da Isidoro Del Lungo; il quale fece conoscere per la prima volta, pubblicandolo da uno scartafaccio autografo e convenientemente illustrandolo, questo vero e ignoto e delizioso prologo del faceto scrittore casentinese[2]. Io li pubblico entrambi: rispettando cosí la tradizione secolare e ristabilendo, al tempo stesso, la veritá.
II
IL PEDANTE
Due edizioni ne registra il Mazzuchelli, entrambe fatte in Roma dai fratelli Dorico nel 1529 e nel 1538[3]; e la diligenza del Mazzuchelli era, di solito, cosí grande che difficilmente si può negar fede alla sua testimonianza[4]. Ma quella del 1529 né trovò il Salza, che alla commedia del Belo dedicò uno studio speciale[5], né sono riuscito a trovare io medesimo. Riproduco, dunque, la stampa del 1538 che ha questo titolo: El Pedan- | te Comedia de Fran- cesco Belo romano in fine: Stampata in Roma per Valerio Dorico & Loygi fratelli Bresciani in Campo di Fiore nel’Anno del nostro Signore. M.D.XXXVIir. Delle
- ↑ La Calandria non ha un suo proprio frontespizio e tien subito dietro a quello generale della raccolta. Lo hanno, invece, le altre commedie che sono comprese nella raccolta medesima.
- ↑ Florentia, uomini e cose del Quattrocento, Firenze, Barbèra, 1897, p. 364 sgg. Il testo del prologo, che qui si riproduce con alcune lievi modificazioni di ortografia e di punteggiatura, è a pp. 374-8.
- ↑ Gli scrittori d’Italia, n 2, 714.
- ↑ La quale è indirettamente confermata da un errore dell’Allacci, Drammaturgia; che, alla col. 615, registra una sola edizione di Roma, Dorico, 1629: dove il 1629 sta, certo, per il 1529.
- ↑ Una commedia pedantesca del Cinquecento in Miscellanea di studi critici edita in onore di Arturo Graf, Bergamo, Istit. ital. d’arti graf., 1903, p. 431 sgg.