Piro. E’ mi par aver visto questo vecchio
un’altra volta. Padron, i’ sto in dubbio
se gli è quello, sapete? che giá dissivi
che ebbe la Spinetta. Gli è quel proprio;
gli è desso certo. Bernardo. È desso? Piro. Senza dubio;
lo riconosco. Bernardo. Falli riverenzia
e, come si convien, datti a conoscere;
che ci sará un buon mezzo a convincere
le cause che abbiam. Noferi. Molto mi guardano
questi duo forestier. Piro. Iddio salvivi,
padron mio. Noferi. E te ancor. Ma non conoscoti. Bernardo. Non è gran fatto, essendo piú di dodici
anni che noi vedesti. Piro. Ricordatevi
voi di Piro che, collo amiraglio
delle galee del viceré di Napoli,
fu a Livorno allor che noi lasciammovi
la povera Spinetta? Noferi. Ah! ah! Or ricordomi
di te. Tu se’ quel Piro, ch? Piro. Quel proprio. Noferi. Voi siete e’ ben venuti. Ma dispiacemi
avervi a dir cosa che non piccolo
dispiacer vi dará. Oggi, in sul vespero,
non vi so dir da che spinta, partitasi
Spinetta è di mia casa; e non m’immagino
dov’esser possa. Bernardo. Lo sappiam benissimo.
La fu sviata da un certo Albizo,
sotto coverta di tòrla per moglie.