Pagina:AA.VV. - Commedie del Cinquecento, Vol. II, Laterza, 1912.djvu/429

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atto quinto 417

          Noferi.  Ah! ah! Vedi che pur davo in bersaglio!
          E’ l’ha sviata Albizo Ricoveri?
          Tolghila. I’ non lo vo’ giá, io, per genero.
          Bernardo.  Che dite?
          Noferi.  Eh! Io dice’ meco medesimo
          un’altra cosa. Ma dove ritrovasi,
          la pazzerella?
          Bernardo.  In quella casa trovasi.
          Noferi.  In casa messer Rimedio Bisdomini?
          Bernardo.  Non vi so dir, in ver, come si nomini;
          ma l’è quivi, una volta.
          Noferi.  Si, ch? Ditemi:
          come, cosi, v’è ella?
          Bernardo.  Noi medesimi
          ve l’abbiam messa; che a caso trovammola,
          com’altra volta vi dirò per agio.
          E ciò si fece a ’stanza di quel vecchio
          che è padron della casa: perché trovasi,
          in questa terra, uno il qual die’ essere
          il padre suo; e noi sappiam certissimamente
          che egli è morto, che veduto
          fu affogar in mar.
          Piro.  Cogli occhi propri
          il vedd’io.
          Noferi.  E cosí ella continovamente
          diceva.
          Bernardo.  E, ’nfin che si giustifichi
          che gli è un baro e non il padre, piacqueci
          di lasciarla; per ciò che uomo nobile
          e da bene ne parve.
          Noferi.  Gli è certissimamente;
          e non vi fará torto. E prometto vi
          di prestarvene aiuto. Ma dch! Ditemi:
          che avete a far con lei?
          Bernardo.  Er’amicissimo
          del fratello: e (per dire a voi il proprio