Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/238

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pieni di spurcizia. Sai quali sono i veri successori degli apostoli? Quelli che credono vivamente in Cristo, che hanno il suo spirito, che hanno caritá, umiltá, pazienza e l’altre cristiane virtú, che predicano l’Evangelio sinceramente e imitano Cristo negli apostoli : sebbene non sono chiamati né episcopi, né apostoli, non è però che in veritá non sieno. Ma poniamo che essi fusseno i veri successori degli apostoli, il che è falso, si come loro propri con la vita demostrano, in ogni modo non si potrebbe dire che non potesseno errare. Imperocché Cristo non vòlse dire: «Io sarò sempre con voi infin al giorno del giudizio», cioè io non vi lassarò cadere né errare. E che sia il vero, cadde ed errò esso Pietro: altrimenti Paulo, che era anche lui apostolo, arebbe errato in riprenderlo. E sai che forse il suo errore non era d’importanzia: costregnere i gentili a giudaizare ed a giustificarsi per l’opere e non per Cristo, come se Cristo fusse morto invano, si come Paulo in quello medesimo loco gli disse che non andava rettamente alla veritá dell’Evangelio. Forse dirai : — Pietro sapeva che Cristo è quello che giustifica, ma si suttrasse per non dare scandalo a quelli ebrei, che erano venuti. — Ma dimmi: nel suttrarsi, non dava anche scandalo ai gentili, e di maggiore importanzia, con seppellire la veritá dell’Evangelio e offuscare il gran benefizio di Cristo? Però a me basta che errò nel suttrarsi. E cosí arebbe potuto errare nelle parole, ché, se quelli ebrei l’avesseno domandato s’el cristiano può mangiare con i gentili e di quelli cibi che gli ebrei avevano per immondi, arebbe similmente ditto di no, per non scandalezzargli. Se adunque Pietro poteva errare nelle parole e fatti e in cose che importavano alla fede e alla salute, pensa se anche potranno errare i prelati di Roma. Però Cristo, in dire: «Sarò sempre con voi», non vòlse dire: — Non lassarò cadere né errare né voi né i vostri successori ; — imo molte volte Cristo lassa cadere ed errare i suoi, benché a tempo, e dipoi gli releva, talché non periscano: però vòlse dire: — Io non gli abbandonerò, ché, sebbene cadranno, sará per benefizio loro, gli relevarò e