Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/239

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redurrò a maggior grazia, n’avrò sempre si specialissima cura, che tutte le cose, che l’interverranno, gli serviranno alla salute. Dirai : — Questo è vero; ma, con tutto questo, par’anco conveniente che Dio non lassi errare i capi della Chiesa, massime quando sono congregati insieme, e tanto piú quanto che da essi pendono e ad essi riguardano tutti gli altri. — Respondo e dico che t’inganni in pensare che la Chiesa romana sia quella di Cristo, perché la vedi piú ricca, potente, magnifica e onorata dell’altre, ornata di piú belle cerimonie e con maggiore moltitudine di persone, che gli credono. E che sia il vero al tempo d’Abel, di Noè, di Melchisedech e d’Àbramo, la Chiesa di Dio era angusta; imperocché quasi tutt’il mondo era idolatra; in Egitto era oppressa, e negli occhi degli uomini oscura, povera, abietta e vile. Al tempo d’Achaz, e cosí d’Elia, Eliseo, Gieremia e d’Isaia fu quasi estinta, benché vi fossero de’ sacerdoti assai. Al tempo d’Aaron nel deserto v’erano tanti leviti, vecchi e sacerdoti, e di piú Aaron, da Dio chiamato: mostravano pure d’essere la Chiesa di Dio, e pure adororno il vitello d’oro. Similmente quelli quaranta profeti, che ingannavano Achab, representavano pure la Chiesa di Dio. E cosí al tempo di Cristo, la sinagoga pareva Chiesa di Dio con tanti pontefici, sacerdoti, leviti, scribi, farisei, sacrifizi e ceremonie: nientedimeno era sinagoga di Satana, e tanto impia, che crocifisse Cristo. Però, per cognoscere la Chiesa di Cristo, non bisogna riguardare alPestrinseco suo splendore, imperocché ella non è sempre florida negli occhi degli uomini. Non debbi considerare le sue ricchezze, potenzia, dignitá, grandezza e ornato, perché non è mondana, ma spirituale. Non debbi anche risguardare alla moltitudine, al grado che tengono i prelati, al titolo, al loco dove abitano, né alla successione, si come fanno molti, i quali, ingannati, pensano che la Chiesa spirituale di Cristo sia una polizia e che, come un re succeda all’altro, cosí sia nella Chiesa di Dio. Bisogna, per cognoscerla, considerare se ha l’Evangelio e la parola di Dio e viva fede in Cristo. Non bisogna adunque spaventarsi per il nome della Chiesa, imperocché dicono essere