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146 xi - immanuel romano

II

Non s’occupa di fazioni politiche, ma vuole godersi la vita.

In steso non mi conosco, ogn’om oda,
che Tesser proprio si è ghibellino:
in Roma so’ Colonnes’ed Ursino,
4e piacemi se l’uno e l’altro ha loda.
Ed in Toscana parte guelfa goda;
in Romagna so’ciò, ch’è Zappettino;
mal giudeo sono io, non saracmo:
8ver’li cristiani non drizzo la proda.
Ma d’ogni legge so’ ben desiroso
alcuna parte voler osservare:
11de’ cristiani lo bever e ’l mangiare,
e del bon Moises poco digiunare,
e la lussuria di Macon prezioso:
14che non tèn fé, de la cintura in gioso.

III

Non ha preferenze per nessun partito: sta per chi vince.

Se san Pietro e san Paul da l’una parte,
Moises ed Aaròn da l’altra stesse,
Macón e Trivican, ciascun volesse
4ch’io mi rendesse a volontá né a parte;
ciascun di lor me ne pregasse in sparte:
duro mi pare ch’io gli ne credesse,
se non da dir a chi me’ mi piacesse:
8— Viva chi vince, ch’io so’ di sua parte! —
Guelfo né ghibellin, nero né bianco;
a chi piace il color, quel se nel porte:
11che ferirò da coda e starò franco.
E mio compar tradimento stia forte:
ch’i’.di voltar, mai non mi trovo manco
14aitar ciascun, che vince, infin a morte.