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xx - messer niccolò del rosso | 219 |
XLIV
A chi giovi ricorrere per difesa contro gli stimoli della carne.
Attorno la mente combatte forte
gli spiriti, che son remasi en fede,
vituperandola come non vede
4la fine lor attender mala sorte.
Poi dentro stanno, chi elude le porte
cum un desio carnale, che noi crede,
e, se’1 conosse, sperano mercede;
8cusi a poco a po’ zonze la Morte.
L’anema trista ver’lo core piagne,
e dize: — Fratei mio, or mi consiglia,
11ché sopra me sola cade la ragne. —
Et él responde: —A quella ti appiglia
Verzene, che portò lo bel figliuolo,
14ch’affreni el corpo, e te cavi de duolo! —
XLV
Cerca conforto e salute nel culto della Vergine.
Claro splendor ne la mente mi sende
cum una imazine adorna e bella,
la qual suave parla: — Eo sono quella,
4che dá conforto e pace a chi mi attende. —
Unde gli spirti affannati si rende,
— Merzé, — clamando — verzene donzella,
conducine a salute, o vera stella,
8e scazza questa, che tanto ni offende. —
Poi l’anema crosata ver’lei prega
che non consideri s’el cor è netto
11o pieno d’altro amor, quando la nega;
ma stiasi sego fin ch’él fíe costretto,
per conossenza del suo vii fallire,
14si, ch’él convirá per forza ubedire.