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Pagina:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu/36

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30 i - rustico filippi

LVIII

A BONDIE DIETAIUTI
Qual sia piú degno d’amore, tra un cavaliere savio e cortese e uno prode in armi.

Due cavalier valenti d’un paraggio
amati di core una donna valente;
ciascuno l’ama tanto in suo coraggio,
4ched avanzar d’amar saria neiente.
L’un è cortese ed insegnato e saggio,
largo in donare ed in tutto avvenente;
l’altro è prode e di grande vassallaggio,
8fiero e ardito e dottato da la gente.
Qual d’esti due è piú degno d’avere
da la sua donna ciò, che ne disia,
11tra quel, c’ha ’n sé cortesia e savere,
e l’altro, d’arme molta valentia?
Or me ne conta tutto il tuo volere;
14s’io fosse donna, ben so qual vorria.