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Pagina:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu/41

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ii - ser iacopo da leona 35

VIII

Non si lascerá piú ingannare da una donna leggera e incostante.

Se ’l meo ’nnamoramento e fino core
lungiamcnte fu tenuto ad inganno
per voi, die non curate el meo dolore
4e la pena, che quasi morto m’hanno,
non è piaciuto né piace ad Amore:
però mi ristora la perda e ’l danno,
novellamente m’ha tratto d’errore
8e m’ha ritornato en gioia l’afTanno.
Ché m’ha da voi, mala donna, diviso
e m’ha donato a tal, ch’a sé m’accoglie
11e mi dona sollazzo e gioco e riso.
Mai non m’inganneran piú vostre voglie
e’l vostro cor legger, ch’è ’nvoi assiso,
14si come sono in albero le foglie.