Pagina:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu/96

Da Wikisource.

CV, 6 «losoccieri» : facilmente emendabile in «l’osorrieri» ; — 9 «Però che», soppr. «Però» per la misura; — 13 «che» suppl.

CVI, 3 «che Giovanni Botadeo» : certamente «Giovanni», che allunga smodatamente il v., è un glossema; —8 «di morto» B\ la correzione da C ; — 13 «ogni» : suppl. su C.

CVII, 12 «E» suppl.

CVIII, 1 «que»: allung. in «quelli» per la misura; — 3-4: invertiti nel cod. ; ma cfr. lo schema della sec. quartina (abba) ;— 11 «frate arigho» : la felice restituzione del nome è del D’Ancona.

CIX: la lez. del Vat. Barb. lat. 3679, seguita nell’ediz. crit., è men buona di quella di C, che qui adotto;— 14 «belli», sovrabbondante.

CX, 3 «sedere» : l’emendam. «vedere» è congetturale ; lo stesso dicasi del v. 4 «sol per cuor non este» ; — 5 «ne» suppl. ; —14 «con» corr.

da «e» per la misura.

CX 1 , 3 «con» = «coni’» ; — 8 «e» suppl.

CXII, 1 «mi disse» : una sili, di piú ; — 5 «si» suppl. ; — 6 «tolto» : ma ricorre giá al v. 3, donde la probabile correz. ; — 9 «veggho», con 1 ’o, sembra, espunta ; — 14 «chome ch’uu cieco veder men che la preda» : dopo emendamenti infelici tentati da me, dal Rossi, dal Sanesi e dal Lazzari, la lez. corretta viene ora da Esc.

CXIII, 9 «tanto»: allungato per la misura.

CXIV, 8 «me», ossia «me’», allungato in «meglio» per la misura; — 9 «con» corr. da «e» per la stessa ragione.

CXVI, 13 «a» suppl.

CXVII, 4 «compiuto»: impossibile per la rima; forse l’aman. lesse nell’antigrafo «compiato» (da lui corr. in «compiuto») un originario «comptato» : donde la mia restituzione.

CXV 11 I, 8 «e cavalier» : l’emendam. m’è suggerito dal contesto (cfr.

anche Villani, XI, 139: «trovò il rocco a petto al cavaliere»); — 14 «tanto e» : l’inversione è giustificata dal Memoriale 85 (a. 1293) dell’Arch.

di Stato di Bologna.

CXX, 1-2: «Udite udite voi che siete amanti E fate motto dicho a voi singnori» : ma si avrebbe, cosi, per la prima quartina lo schema abab e per la seconda abba : ho invertito dunque gli emistichi finali ; — 5 «bianche e»: evidentemente l’aman.intese «rose» come un plur., con cui accordò l’aggettivo sg. ; invece il rosa, il bianco e il vermiglio sono i tre colori, di cui si parla nel v. 4;—7 «fa»: ma cfr. «fece» dei vv. io e 12.

CXXI, 8 «ne» suppl. ; — 9 «Dappoi» : ridotto al primo elemento per la misura; — 14 «avendo con essa» : invertito per la stessa ragione.

CXX 1 I, 7 «in», io «che» : ampliati rispettivamente in «nel» e «ched e’» per la misura.

CXXII 1 , 2 «in ser Corso» : l’aman. dimenticò forse d’espungere «in»; — 8 «face»: ma qui va il congiuntivo, come notò il Pirandello (p. 259).

CXXIV, 11 «gran», 13 «dio»: allungati per migliorare rispettivamente la misura ed il suono del v.