Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/545

Da Wikisource.

nota 539


Oltre le prediche, il Lubrano pubblicò un volume di poesie latine: Suaviludia musarum ad Sebethi ripam, epigrammatum libri x Iacobi Lubrani, e societ. Jesu, neapolitani (Neapali, ex typ. Iacobi Raillard, 1690). Cfr. intorno a lui Capone-Marano, Un poeta satirico del XVII secolo: Giulio Acciani (Salerno, Iovane, 1892), pp. 133 263, e il Vico, Autob., in Opp., ed. Ferrari, IV, 331.

III. Giovanni Canale. — Dalle Poesie del signor Giovanni Canale, divise in morali, varie, eroiche, di lodi, funebri, sagre, dedicate al card. F. Vincenzo Maria Orsini (in Napoli, 1694, per li soci D. A Parrino e M. L. Muzi).

Ediz. anteriore delle parti i e ii, Venezia, Conzatti, 1667.

Il Canale era della Cava, secondo il Toppi, p. 116, e nacque ai primi del Seicento. Scrisse anche L’anno festivo overo i fasti sacri, poema (Venezia, 1674) e un romanzo L’Amatunta (ivi, 1681).

XII

MENINNI — L. e P. CASABURI — GAUDIOSI

DOTTI — PERRUCCI

I. Federico Meninni. — Dalle Poesie di Federico Meninni, all’ill.mo signor marchese D. Giovan Battista Spinelli de’ principi di San Giorgio (in Napoli, 1669, per Luc’Antonio di Fusco).

Secondo il Toppi, p. 81, era nativo di Gravina. Di professione era medico. Scrisse anche Il ritratto del sonetto e della canzone, discorsi (Napoli, Passeri, 1677).

II. L. e P. Casaburi. — Da Le quattro stagioni, poesie varie di D. Lorenzo Casaburi Urries, napoletano, dedicate al principe di Sanseverino Gentile Albertino (in Napoli, 1669, per Novello de Bonis); e da Le sirene, poesie liriche del signor D. Pietro Casaburi Urries, dedicate al principe di Macchia Pietro Gambacorta (ivi, 1676).

Sui fratelli Casaburi, Toppi, p. 245-6. Pietro pubblicò anche I concerti poetici (cfr. Gimma, Elogi, i, p. 346).

III. Tommaso Gaudiosi. — Da L’arpa poetica, distinta in sei parti (Napoli, per Novello de Bonis, 1671).

Era della Cava (Toppi, p. 297), e compose anche una tragedia: La Sofia ovvero l’Innocenza ferita (Napoli, 1640).

IV. Bartolomeo Dotti. — Dalle Rime: i sonetti di Bartolomeo Dotti (Venezia, 1689).