Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/237

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non manca d’osservare quello che ha promesso. Ma dimmi: e dove ha promesso Cristo di non lassargli errare? Dirai: — In san Matteo, all’ultimo: «Ecco io son con voi tutti li giorni infin alla consumazione del secolo». È possibile che non veda che li parla de’ successori de’ veri apostoli, e non di quelli, che succedono a Giuda, si come sono essi? Parla delli suoi eletti, e di quelli che con viva fede crederanno in lui, però succederanno in loco de’ veri apostoli ; ma non vedi che questi sono gli eletti d’Antecristo? È possibile che, per l’opere loro, non cognosca che non credono in Cristo se non con le parole? Se adunque sono senza fede, spirito, caritá, grazia, e senza Cristo (però senza Dio), come ti puoi persuadere che non possino errare, massime nelle cose soprannaturali, alle quali sono al tutto ciechi? E se dicessi: —Si come Caifas, quando profetò, dicendo: «È espediente che un uomo muoia per il populo, acciocché non perisca tutta la gente», ebbe lo Spirito santo nella bocca, sebbene non l’ebbe nel core; cosí essi, sebbene sono in disgrazia di Dio, nientedimeno, quando fanno le loro determinazioni, hanno lo Spirito nella lingua, che non gli lassa errare: Cristo, chegliel’ha promesso, non può mancare; — respondo in prima che la promessa non è fatta a loro, ché, come disse Paulo, «Non tutti quelli, che sono discesi d’Israel, sono israeliti; né sono tutti figlioli d’Àbramo quelli che sono del suo seme; non tutti li figli carnali d’Àbramo sono figlioli di Dio e della promissione; ma quelli che l’imitano in fede», cosí non sono i veri successori degli apostoli quelli, che non hanno la fede, né lo spirito degli apostoli, né anco la lor vita, se ben sono chiamati priori, abbati, episcopi, patriarchi, pontefici e con altri superbi e solenni nomi. E, sebbene resplendano con tante cerimonie, preziose vesti, ricchezze, apparati, reverenzie e dignitá, nientedimeno, se gli spogliassi di quelli titoli e morte opere estrinseche, e gli vedessi dentro, gli vederesti come demòni ed essa abbominazione appresso a Dio. Però disse Cristo: «Quello, che è alto agli uomini, è abbominazione appresso a Dio». E che bisogna piú dire? Sono sepulcri scialbati di fuore, e dentro