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Pagina:Abba - Da Quarto al Volturno.djvu/47

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vi riescano nella notte, e non colgano i nostri rimasti in città, alla sprovveduta o peggio! Vi è un certo vino traditore, e si è stati tanti giorni a digiuno! Ma i capi vi hanno pensato, e quasi tutte le compagnie son fuori. La mia è qui tutta intera. Vediamo una gran curva di lidi, e laggiù all’orizzonte un promontorio nero. Forse è Trapani. Quelle barchette che si staccano colà e pigliano il largo, sono cariche di gente che fugge. Intanto il fuoco dalle navi continua.

Marsala, 12 maggio, 3 ore ant.

Ieri sera alle dieci, il caporale Plona mi piantò laggiù a piè di uno scoglio, sentinella ultima della nostra fila, e mi ci lasciò cinque ore. Feci dei versi alle stelle. Fu la mia veglia d’arme.

Mercoledì. Durante il «grand’alt».

Alla punta del giorno venne uno a cavallo, parlò col capitano, pigliammo gli schioppi, e rientrammo in città. Per una via sonnacchiosa, passammo innanzi a certe casuccie, dove la miseria si ridestava nelle stanze terrene semiaperte e schifose, riuscimmo alla