Pagina:Abba - Le rive della Bormida.djvu/180

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«No no, — egli rispose — non racconto più, perchè Bianca non istà attenta....

«Oh sì! — disse Bianca io l’ascolto....

«L’imperatore — proseguì il frate — roso da lunghi rancori contro il rapitore della figlia, che cosa doveva fare? La credeva morta da gran pezzo; rivederla fu per lui come un miracolo. Non so dire quanto penasse a perdonare lei e il marito, ma perdonò; e ad Aleramo diede in feudo il paese bagnato dalla Bormida, e da non saprei che altri torrenti. Alla grotta che dicevamo, rimase il nome d’Adelasia; e dovreste visitarla un qualche giorno, che il babbo sia contento di voi. Vi si arriva in quattr’ore....

«Ma e San Francesco?» tornò a chiedere Margherita, che rimasta coll’ago in aria, non si poteva saziare di quei racconti.

E il frate, sempre cogli occhi in Bianca, la quale non aveva mai smesso di cucire, ma a certi punti della narrazione, s’era o abbuiata o rischiarata in viso, ripigliò:

«Lascia che respiri, santa pazienza! La stirpe d’Aleramo crebbe, e piantò castelli e torri per tutto, in queste valli; e della storia d’Adelasia durò la diceria per secoli. Tutte le castellane, venute col tempo dalla sua schiatta, furono devote alla sua memoria, come a quella d’una santa. La imitavano in tutto; volevano somigliare a lei in tutto; massime in quel punto d’innamorarsi di chi loro piaceva. Ora accadde che una di queste, figlia del marchese di C... aveva preso a voler bene ad un poveraccio, il quale d’armi e di cavalleria ne sapeva quanto ne so io, frate pacifico. E non c’era santi a farle sposare un barone, che aveva castelli e vassalli, e che la voleva, sto per dire, viva o morta. Il padre della zitella si prese termine d’un anno e un giorno; e pregò lui d’andare in Terra Santa, a procacciarsi onori e meriti in faccia a Dio. Egli intanto si sarebbe adoperato a consigliare la figliuola, e alla fine le nozze si sarebbero fatte. Il ca-