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Pagina:Abba - Le rive della Bormida.djvu/203

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«Tu stai per maritare Bianca?

«Te lo voleva dire quel giorno, in cui venni in casa tua a pigliare lo sposo....

«Sposo! E tu pensi che Bianca lo ami, codesto sposo che tu vuoi darle? Bada, Fedele; al mondo, dei miseri ve ne sono già troppi; e pensa che degli affetti delle fanciulle, un cristiano deve farne altra stima da quella che si suole. La donna è abbastanza infelice da sè: e darla contro il suo cuore, a chi piace a noi; è forse un aprire la via della fuga alla virtù, che prima o poi se ne va. Tua figlia ama un altro; lo sai?

«Che ha il nostro Don Marco?» — entrò dicendo il padre Anacleto, disceso in quel punto, a porsi tra i due.

«Ho che qui si vuol rovinare una fanciulla inesperta! — sclamò Don Marco all’improvvisa apparizione del frate: — ed ella dovrebbe aiutarmi a fare che non avvenisse!

«Ma Don Marco, — disse il signor Fedele, tutto cuore a sentirlo: — chi ti fa credere, che io voglia maritare per forza mia figlia?

«Va — interruppe il padre Anacleto, sicuro del fatto suo: — va, falla venir quà, che egli la vegga, la oda; certe cose non c’è che vederle da sè... va....»

Fedele salì, in cerca di Bianca; e il frate e il prete rimasero un istante a guardarsi in viso.

«Don Marco; — disse alfine il padre Anacleto: — ella è il decano del clero di C...; parliamoci chiaro: viene per intercedere a prò di quel suo scolare di D..., Giacobino e Volterriano, più prossimo al carcere che all’aule, dove dà a credere di stare a studio?

«Empio? — rispose Don Marco: — io, quanto a me, non so a qual uomo getterei in faccia questa parola. Che io poi sia qui pel bene di quel giovane, è la verità....

«E poichè ella dice la verità, la dirò anch’io; sì anch’io son qui, e ci fui, e ci sto: lieto d’aver tolta Bianca al pericolo di perdere l’anima sua, e d’averla tornata nell’obbedienza del padre....