parmi le macchiette viventi, tutte nuove per noi e tutte diverse
una dall’altra, che animavano questo quadro fantastico. Ecco un
gruppo di donne che vendono dura, frumento, ceci, semi di lino,
foglie secche per fabbricare il tecc, cipolline, peperoni rossi ed
altri prodotti del suolo, tutti stesi in poca quantità su rozzi pezzi
di stoffa o pelli spiegate a terra o piccoli vassoi di scorza d’albero
intrecciata. E fra loro chi coperta da tele o da tessuti di
cotone, chi da semplici pelli, chi seminuda, chi porta un bambino
da latte sul dorso, chi è circondata da altri più grandini,
dall’occhio vivace, dalle fattezze regolari, che attirerebbero carezze
se non ne allontanasse il sudiciume che li veste. Più avanti
ecco alcuni venditori di pezzi di sale, ed a sinistra i crocchi delle
madri, mogli o figli che aspettano coi somarelli il ritorno del
messere che andò nella folla a cambiare i suoi prodotti con altri
che gli necessitavano: pochi passi, ed eccoci nel gruppo dei
venditori dei manti tessuti in paese, e così proseguendo senza
una direzione fissa, alcuni negozianti di sciabole, di cartuccere,
di pelli, di vecchi e sucidi bric-a-brac, di otri in terra. Verso la
collina tre o quattro orefici che uniti rappresentano il valore di
forse una decina di talleri in anelli d’argento, bottoni per orecchini, spilloni per testa e simili gingilli. Più sopra le venditrici
delle piastre, in ferro o terra, per cuocere il pane, e accanto a
loro i panieri e gli ombrelli pure intrecciati con scorza o canne
palustri: di quando in quando qualche miserabile viene ad offrirci delle meschinità d’argento, dei bicchieri in corno da bue,
scudi in pelle da ipopotamo, lance od altre simili cose. Parecchi
colpi di tamburo richiamano la nostra attenzione verso un
punto elevato: molta gente vi sta infatti radunata, molti ombrelli
spiccano dalla folla: è il governatore che sta presiedendo
il tribunale di giustizia: ad un secondo batter di tamburo vediamo
un grande accorrere ed affollarsi di popolo. Era un bando
e credo si rendesse noto alla popolazione di Adua che la si ob-