Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
422 | nota |
rispondeva all’amico, con paterno compiacimento: «Jehudah appartiene indubbiamente ai piú valenti filosofi d’Italia dei nostri tempi. Ed egli pensa che le opinioni di Ibn Roschd [Averroe] contennero maggior copia di ambiguitá e di inesattezze che tutte le altre. Secondo il suo proprio parere, la prima materia è la corporeitá, ed egli ne addusse prove dal V libro della Metafisica di Aristotile: ma siccome io non sono di questo suo parere, non l’ho rammentato»1.
Da questo momento scompare per un gran tratto nell’ombra: passò in quegli anni per Roma, dove una fonte attendibile ci racconta che i papi fecero sempre molte istanze perché si fermasse, al fine di godere della sua dottrina e della sua conversazione? Solo nel 1516 il suo nome ricompare, accanto a quello di un suo fratello, in una lista di Ebrei residenti a Ferrara. Nel 1520 attende personalmente a Pesaro alla pubblicazione di un’altra opera di suo padre, e vi prepone una lunga e bella composizione poetica in lode di lui2. Ma ecco che il 28 dicembre 1520 un rescritto del viceré di Napoli Raimondo di Cordova, accolto e sancito dalla maestá imperiale e reale di Carlo V, nello stabilire la condizione giuridica e fiscale degli ebrei del Regno, porta al quinto item il nome di Leone, favorito con ampi privilegi:
Item mandamos que maestre Leon Abravanel medico y su casa y todos que son comprehendidos en su linage que tien particular no sean comprehendidos en este tributo, antes que sean reservados como a supernumerarios, y no paguen cosa alguna, antes que sean exemptos y francos; y que el dicho illustre Virrey le despache el privilegio necessario tanto de la francheza susodicha como que gozen de todos los susodichos privilegios, capitulos y facultates que gozaren los otros judios que estuvieren en el dicho regno en virtud de la presente capitulacion.
E il 15 maggio 1521 un nuovo rescritto esecutivo sullo stesso argomento, emanato da Francesco Ferdinando, ripeteva, in una con le altre, questa medesima disposizione3.
- ↑ Cfr. infatti Dialoghi d’Am., III, pp. 237 sgg. di questa edizione. La corrispondenza citata è in Sce‘eloth Scha‘ul («Questioni di Saul [Cohen]»), Venezia, 1574, pp. 4 b e 20 b (tradotta in Pflaum, op. cit., p. 150).
- ↑ Gebhardt, p. xii; Pflaum, pp. 82-83. Il documento ferrarese è conservato a Haifa in Palestina.
- ↑ Croce, Un documento su L. E., cit.; Ferorelli, op. cit., p. 88. Il documento (R. Arch. di Stato in Napoli, Canc. aragonese, Comm. Somm., vol. 66, inter ff. 155-156; e R. Camera esecutoriale vol. 24, cc. 136-140) è riprodotto ora anche in Pflaum, op. cit., pp. 147-148.