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452 | indice e sommario analitico |
III
Filone astratto nell’estasi della meditazione amorosa (171-173). L’estasi sospende la vita sensibile, piú che il sonno (173-174). Paragone, affinitá e differenze tra il sonno e la contemplazione (175-176). Riflessi fisiologici dell’estasi (176-177). La mors osculi Dei (177-178).
Distinzione tra intelletto e anima (178-179). Il sole è simulacro dell’intelletto divino (179-181). Luce intellettuale e luce fisica (181-183). L’occhio è simulacro dell’intelletto umano; superioritá della vista agli altri sensi (183-184). Teoria dell’atto visivo, e sua estensione al mondo celeste (185-187).
La luna è simulacro dell’anima del mondo (187-188). Le fasi lunari come simbolo di mutazioni dell’anima del mondo (188-190) e dell’anima umana (191-193) nel loro movimento fra mondo intelligibile e mondo corporeo, intelletto e senso. Eclissi della luna ed eclissi dell’anima (193-195). Il gemino amore del bello, intellettuale e sensibile, come causa delle mutazioni dell’anima e della luna (195-197).
Tormenti di Filone per l’aspra resistenza di Sofia (197-199). La promessa di trattare dell’origine e degli effetti d’amore. Che cosa siano promesse e debiti (199-201). Filone non vuol trattare degli effetti di Amore, perchè dovrebbe vituperarlo (201-202): e male incolse a Omero e a Stesicoro, che biasimarono l’amore (202-203). Si rimanda pertanto la discussione degli effetti d’amore a un quarto dialogo (203-204).