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Abramo Lincoln 63

Qui Capitano, caro padre,
Questo mio braccio sotto la tua testa;
È un sogno che qui sopra il ponte
Tu giaccia freddo e morto.

Il mio Capitano tace: le sue labbra sono pallide e serrate;
Il mio padre non sente il mio braccio,
Non ha polso, nè volontà;
La nave è ancorata sicura e ferma ed il ciclo del viaggio è compiuto.

Dal tremendo viaggio la nave vincitrice arriva col compito esaurito,
Esultino le sponde e suonino le campane!
Ma io con passo dolorante
Passeggio sul ponte, ove giace il mio Capitano caduto freddo e morto.


Allora le città novellamente riunite, tornate sorelle, città del Nord e città del Sud, vollero onorare il grande cittadino e le fortunate che ne ospitarono il feretro vollero ricordarlo ai posteri

« Qui — incisero su lapidi — posò per la notte, nel viaggio all’ultima dimora, il corpo di Abramo Lincoln ».


e quando la bara fu giunta al lontano e silente cimitero e fu chiusa sotto la lapide che reca sole due date ed un nome


ABRAHAM LINCOLN — 8 FEBBRAIO 1809 — 15 APRILE 1865


migliaia e migliaia di Americani, egualmente cittadini bianchi e negri, da ogni parte della terra