Pagina:Acri - Volgarizzamenti da Platone.djvu/130

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masce un triangolo equilatere, formato di sei triangoli. Poscia componendosi insieme quattro tali triangoli equilateri in guisa che ogni unione ternaria de’ loro angoli piani formi un angolo solido, che (equivalendo all’unione di due angoli retti) sottogiace immediatamente all’angolo piano più ottuso; e compiti quattro angoli solidi di questa forma, tu hai bella e fatta la prima spezie solida (il tetraedro regolare) mediante la quale una sfera può esser divisa in parti uguali e simili. La seconda spezie si fa dagli stessi triangoli elementari (cioè quarantotto scaleni), ligati insieme in otto triangoli equilateri in modo che ogni union quadernaria degli angoli piani formi un solo angolo solido: e posciachè si son formati sei di tali angoli solidi, ecco compito il secondo corpo (l’ottaedro regolare). Il terzo corpo (l’icosaedro regolare) che ha verti facce triangolari ed equilateri, si genera di due volte sessanta degli stessi triangoli elementari, assestati insieme in forma da fare dodici angoli solidi, ciascun de’ quali è abbracciato da cinque triangoli piani equilateri E così si spacciò l’un de’ due elementi, dopo aver generato queste forme. Venghiamo al triangolo isoscile, che generò la natura del quarto corpo, in questa maniera, cioè replicandosi in quattro triangoli suoi pari, e appuntando insieme nel centro gli angoli retti, fe’ un tetragono equilatere; e dipoi componendosi sei tali tetragoni, si formarono otto angoli solidi, ciascuno armoneggiato di tre angoli piani retti; e la figura del corpo che ne nacque, fu quella del cubo, che ha sei basi tetragone ed equilateri. Restandoci ancora una