Pagina:Africa orrenda.djvu/16

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12 Africa orrenda


Popol, cui spada e mente
     110Da servitù redime,
     Non peregrina gente
     Mercanteggiando opprime:
     Ma libertà, per cui
     Vive, fa vita altrui.

115Cada chi primo in petto
     L’obliqua smania accolse,
     Onde al natio ricetto
     I vostri animi tolse,
     E li scagliò in lontane
     120Piagge a conquiste vane!

Lui non amor di fama,
     Non furor d’alte imprese,
     Ma insidiosa brama
     Di rei traffichi accese;
     125Nè l’empia sete or langue
     Per mareggiar di sangue.

Ma se ancor nei gentili
     Petti la patria spira,
     Se da computi vili
     130Non è sedotta l’ira,
     Che in un’ora d’ebbrezza
     Catene e scettri spezza: