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ma sola andavi, o grande e taciturna,
sotto la Luna a cogliere nel vento
di morte voci qualche eco perduta
tra le ruine;
e fuor dalle spezzate urne, e dai verdi
talami di selvagge erbe e di muschi,
ti sorgeano, legione avida, intorno
le fantasie.
le maghe che soltanto hanno soave
il nome, ma per trista arte d’ incanti
fan torbidi gli umani occhi del vero
alla bellezza;
ed or ci guardi lungamente e intenso
il desiderio nel tuo sguardo accende
un foco, onde traspar l’anima tua
per gli occhi orante,