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18. Il suicidio e le polemiche     175

facendo? La polizia di Cambridge ha quindi arrestato Aaron. JSTOR ha detto: «Non vogliamo perseguire. Non vogliamo perseguire civilmente. Non vogliamo che siate perseguiti penalmente». Ma il MIT non è stato così chiaro. E il governo federale – ricordiamo che all’epoca c’era la questione di Bradley Manning e di WikiLeaks – pensò che fosse davvero importante dare un esempio. E così, ha avviato un’azione penale incredibilmente ridicola, con più di una dozzina di capi d’imputazione contro Aaron, con la minaccia di decine di anni di carcere. Ma non si trattava di rivendicazioni teoriche su ciò che avrebbe potuto ottenere, bensì dell’onere pratico che negli ultimi due anni gli ha prosciugato il patrimonio, mentre doveva negoziare per cercare di risolvere la questione, perché il governo non si sarebbe fermato prima che lui ammettesse di essere un criminale, e credo che, in un mondo in cui gli artefici della crisi finanziaria cenano regolarmente alla Casa Bianca, sia ridicolo pensare che Aaron Swartz fosse un criminale.

La conversazione procede per cercare di analizzare, sempre di più al microscopio, i fatti processuali nei dettagli. La giornalista è incuriosita, ad esempio, dalla scena del crimine.

Quale era la scena in cui è stato arrestato? Era in bicicletta? – domanda la giornalista, e Lessig risponde polemico: «Sì. Questo fa parte della propaganda incredibilmente ridicola che il governo ha diffuso. Hanno pubblicato queste foto di Aaron, di bassissima qualità – perché, in pratica, si trattava di una telecamera di sicurezza – e hanno suggerito che Aaron stesse nascondendo il suo volto e che stesse cercando di eludere il riconoscimento. Tutto quello che stava facendo era uscire dal MIT con il casco da bicicletta attaccato allo zaino. E l’immagine era, come dire, solo quella di un ragazzo che era appena stato al MIT, usando la loro rete, e che se ne andava»

Dopo questa prima descrizione sommaria dei fatti, la conversazione si sposta sul punto critico del ruolo del MIT in tutta la vicenda, e Lessig è molto polemico.

Ora, dobbiamo contestualizzare il tutto – precisa lo studioso – Il MIT, per la maggior parte della sua storia, è stato un sostenitore dell’accesso aperto alle informazioni. In effetti, la politica del MIT, almeno secondo la maggior parte delle persone, consentiva a chiunque si trovasse nel campus di avere accesso alle informazioni presenti nel campus. Il MIT ospita Richard Stallman, il fondatore del movimento del software libero, che ha celebrato e difeso il MIT molte volte per le sue convinzioni. Quindi, sapete, molte persone si sono chieste: cosa ci fa il MIT qui? Ora, devo dire che ho criticato molto duramente il MIT, in un post che ho pubblicato sul blog intitolato “Prosecutor as Bully”, a causa di ciò che hanno fatto prima che Aaron morisse, a causa del loro rifiuto di riconoscere la follia di ciò che il governo federale stava facendo e di fermarlo dicendo: «Noi non perseguiamo in un caso come questo, e voi dovreste smettere di perseguire». Il MIT avrebbe dovuto farlo, ma non l’ha fatto. Ma quello che il MIT ha fatto domenica, a mio avviso, è straordinariamente importante. Nominando Hal Abelson, che credo sia