Pagina:Agrippa - Di M. Camillo Agrippa Trattato di scienza d'arme, 1568.djvu/37

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’ P R I -M qA rcbbe ad inueflirlo uedendo fcoperto il punto più la Superficiè,& quanto più contraflaffe co’l parare di falbo filo di botto in su, di dentro in fore tanto più di uigore darebbe à quel colpo, fi come fi dira fopra quello particolare à luo loco, perchè, & con qual uia. Et Iran do Quello ne la medefima Terza larga, retirarebbe la mano de la 1 pa da uerfo il ginocchio come di bopra, & in un’tratto, accompagnando il pie manco apprelfo il deliro, fi mouerebbe con una finta di r° r Cj uerfo la parte diritta del nemico,& mettendo per forza la bua Ipada io pra la contraria, be pur’il nemico sfalbalfe l’arma, Quello pallarebbe fubito di croce col pie dritto uerfo la parte finillra de l’auerbario, & col fuggir’di uita portarebbe il pie finiltrp per inueltirlo di Quatta alta, come fi uede noia antecedente figura,con le tante linee tirate in bchqna, da li doipunti de li occhi, begnata coli,per darà conobcere,che li occhi benché fiano doi,non però ponno uedere più d’un punto per uolta, non pò tendo naturalmente andar le linee loro, à Paralella, ma à Piramide finire in un punto fo lo.