Pagina:Agrippa - Nuove inventioni di Camillo Agrippa Milanese sopra il modo di navigare, 1595.djvu/14

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4 NVOVE INV. DI NAVIG.

[versione diplomatica]


il tropico di Cancro, si come s'è detto di sopra, et voglia andar d'Oriente in Occidente, et osservar il parallelo d'un grado, si voltarà mezo grado il governo del timone, ch'è dentro della Nave a man manca, cioè verso l'Equinoziale, sopra il circolo iviso in gradi, come mezo orizonte, come si vede nell'essempio, et di fuori il timone, ch'è nell'acqua verrà a esser verso il tropico di Cancro.

Et questo sarà il principio di metter la theorica in prattica con quella discrezione ch'occorrerà,secodo piu venti, et manco venti, perché al maggior corso della nave basterà un quarto di grado, et all'andar più tardo tre quarti di grado, perché la violenza batte più gagliardamente il timone, et volta più la nave fuori del parallelo, si come voi altri naviganti sapete con la vostra prattica, la qual ſeruirà ad accompagnar questa theorica, et questa intelligēza. dove andādo di grado in grado inſino al tropico di Cancro, s'andarà sempre cercādo la graduazione à poco à poco: p̃che, quāto più s'accostiamo alli paralleli più brevi, tāto piu bisognarà far leva, nel batter l'acqua col timone.

Si che partendosi la nave dal tropico di Cancro per andar verso il circolo artico, tanto maggiormente bisogna voltar il governo del timone, & contrastar più con l'acqua, dove sarà difficile nel circolo artico poter fuggir errori, per esser breve il parallelo, et lontano dalla circonferenza dell'equinoziale, qual è inchinata à far la Nave, si come di sopra abbiamo detto.

Et volendo seguitare inſino all'artico sarà grandissima difficolta, anzi impossibile, di seguitar giusti i paralleli con qual si voglia sforzo, per la tanta brevità di paralleli, perché giunta la Nave sotto all'artico ella girerebbe intorno, ſopra l’estremo dell'asse senza far viaggio. Et questa navigazione è stata da Levante verso Ponente. Dove volēdo far viaggio è forzata a far un meridiano, il qual si potrà pigliar verso l'equinoziale in quella parte,


[versione critica]


il tropico di Cancro, si come s'è detto di sopra, et voglia andar d'Oriente in Occidente, et osservar il parallelo d'un grado, si voltarà mezo grado il governo del timone, ch'è dentro della Nave a man manca, cioè verso l'Equinoziale, sopra il circolo diviso in gradi, come mezo horizonte, come si vede nell'essempio, et di fuori il timone, ch'è nell'acqua verrà a esser verso il tropico di Cancro.

Et questo sarà il principio di metter la theorica in prattica con quella discrezione ch'occorrerà, secondo piu venti, et manco venti, perche al maggior corso della nave basterà un quarto di grado, et all'andar più tardo tre quarti di grado, perche la violenza batte più gagliardamente il timone, et volta più la nave fuori del parallelo, si come voi altri naviganti sapete con la vostra prattica, la qual servirà ad accompagnar questa theorica, et questa intelligenza. dove andando di grado in grado insino al tropico di Cancro, s'andarà sempre cercando la graduazione à poco à poco: perché, quanto più s'accostiamo alli paralleli più brevi, tanto piu bisognarà far leva, nel batter l'acqua col timone.

Si che partendosi la nave dal tropico di Cancro per andar verso il circolo artico, tanto maggiormente bisogna voltar il governo del timone, et contrastar più con l'acqua, dove sarà difficile nel circolo artico poter fuggir errori, per esser breve il parallelo, et lontano dalla circonferenza dell'equinoziale, qual è inchinata à far la Nave, si come di sopra abbiamo detto.

Et volendo seguitare insino all'artico, sarà grandissima difficolta, anzi impossibile, di seguitar giusti i paralleli con qual si voglia sforzo, per la tanta brevità di paralleli, perche giunta la Nave sotto all'artico ella girerebbe intorno, sopra l'estremo dell'asse senza far viaggio. Et questa navigazione è stata da Levante verso Ponente. Dove volendo far viaggio è forzata a far un meridiano, il qual si potrà pigliar verso l'equinottiale in quella parte,


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