Pagina:Alamanni - La coltivazione.djvu/103

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vostro favor dar vele ai venti.
20Non mi vedrete andar con larghi giri
Traviando sovente a mio diporto
Per lidi ameni ove più frondi e fiori
Si ritrovan talor, che frutti ascosi;
Ma per dritto sentier mostrando aperto
25I tempi e ’l buon oprar del pio cultore.

Poiché ’l Delio Pastor coi raggi ardenti
Del suo fero Leon scaldando i velli
Già s’avvicina ove la donna Astrea
Con vergogna e desir l’attende in seno;
30Guarde il vendemmiator, che l’alma vite
Di porporino ammanto e d’ambra e d’oro
Veste i suoi figli che maturi ha in grembo.
Truove i saldi odorati e freschi vasi
Ch’esser ricetto denno al suo liquore;
35E si ricordi ben, che nullo oltraggio
Al gran padre Leneo si fa maggiore,
Che dargli albergo ove si senta offeso:
Ché nol puote obliar per tempo mai.
Non per altra cagion Penteo e Licurgo
40(Chi ben ricerca il ver) furon da lui
Per sì crudo sentier condotti a morte.
I più son quei che dalle irsute braccia
Dell’alpestre castagno il nido fanno,
In cui l’alto vigor più lieto e puro,
45E più lunga stagion conserva intero.