Pagina:Albertazzi - Novelle umoristiche.djvu/285

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il falcone 271


Alle parole della donna il credulo marito contenne l’ira; anzi rise e disse: — Oh! se il tuo male è questo, non voglio che tu ne muoia! Mangia, mangia, valletto; e avrai il falcone. — Dopo, uscì.

Ma la dama prima d’andarsene si fece più presso a Ugo, che la speranza aveva ravvivato e colorito in faccia, e disse rapida, giuliva:

— Già che il sire ti vuol contento, anch’io ti vorrò contento. — Meglio che con le parole ella prometteva sorridendo con uno sguardo lungo e tenero come una carezza.

Ugo, dunque, mangiò. Ed ebbe il falcone.