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106 Adolfo Albertazzi


di un bene deluso, quel disgusto di non essere compreso e di non poter ridurre pari al suo l’animo del padre rude e della madre dolente.

***

Un brutto giorno, un giorno che la nebbia bagnava i panni addosso e stillava dai rami, e i passeri, negli alberi, rabbrividavano sotto le penne arruffate, Leonardo entrò nel campo da fuori della canaia. Co’ suoi passettini rapidi e il suo bastone, discese lungo il ciglio erboso alla volta di Stefano che stava affondando il fosso. A vederlo, il contadino attese, il piede sul vangile e le mani a sommo della vanga. Perchè il vecchio non era andato in casa, prima, dalla donna? Ma il contadino non mosse voce. Guardava senza anima manifesta, e aspettava. E il vecchio col freddo nell’anima sorrise appena appena e disse:

— In paese si discorre d’una gran battaglia.

Stefano aspettava immobile.

— Si parla di molti feriti; di molti morti. Ma speriamo...

Poi Leonardo tacque.

Allora il padre chiese come non avesse udita l’ultima parola:

— E lui?

— Eh! Innanzi che si sappia che ne è stato, di Celso, se l’ha scappata, come io spero, correrà un po’ di tempo.