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Un martire della verità | 179 |
toccano una molla, i fulmini sbalzan fuori..., e giustizia è fatta!
Colamosto disse, tutt’allegro:
— Presto o tardi questo sistema si userà anche qui da noi.
E Silvio:
— La mannaia e la forca erano un’infamia!
E Pannocchia:
— Ma così, con quella cassettina, dev’essere un piacere anche fare il boia!
Grappanera era rimasto a bocca aperta. Se ci son cose al mondo infrenabili, inafferrabili, che scappan da tutte le parti, sono le saette. E coloro credevano si potessero raccogliere e metterle in una cassettina come le anguille! Quando si arriva a questo punto, a dover udir questo, non c’è neppur più da augurarsi di campare. Meglio andar in un altro mondo dove non si stampino fole di tal sorta e non ci sia nessuno che ci creda!
Grappanera, quand’ebbe chiusa la bocca, prese la sua cesta e si avviò ansimando ma in silenzio. Quando fu alla Porta Montana si rivolse; ripetè il solito disperato gesto, ma non disse: — Mi fate morire! — E disparve.
Il giorno dopo, all’ora di Sant’Agostino, la campana della parrocchia avvisava la solita compagnia che egli era passato da questo mondo pieno di menzogne alla verità eterna.