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258 Adolfo Albertazzi

al pari di prima. Il merito della risurrezione era dunque particolarmente dei sali di radio, e, tutt’al più, del modo con il quale il dottor Pantìfilo se ne valeva.

Nè la nuova invenzione poteva ritenersi di qualche utilità pratica. Dopo le stragi che avevano condotta l’Europa evoluta alla fratellanza universale, le ghigliottine «perfezionate e multiple» erano state rinchiuse nei magazzini della gran Repubblica, a Lublino. Non poteva più accadere che teste di innocenti di dentro ai panieri sembrassero accusar d’ingiustizia il fratello boia; e non c’era da sperare che in via privata qualche capo di uomo o di donna fosse tolto dal busto con la precisione netta e meccanica che si richiedeva alle esperienze del dottor Pantìfilo.

Ma ecco che nell’anno XX della Re-So-Eu (Repubblica Sociale Europea) i radiotelegrammi, gli eliogrammi e ogni sorta di elettrogrammi da Lublino (nel centro, o quasi dell’Europa) trasmisero al mondo intero una ben più strepitosa notizia; annunciarono il fatto orrendo per il quale il dottor Pantìfilo doveva esser presto consolato oltre le sue speranze.

Là, a Lublino, capitale della Gran Repubblica, si era scoperta una cospirazione contro il Fraternale Governo; il direttorio, cioè che gl’innumerevoli soviety europei, mediante le dodici confederazioni elettríci, ogni anno componevano coi