Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. III, 1973 – BEIC 1724974.djvu/161

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ludi rerum mathematicarum 159

ferma e soda, l’acqua fa come la palla nel muro, quale mandata a costo al muro poco si sparte lungi dal muro, s’ella viene mandata discosto dal muro, ella molto discosta donde ferì nel muro e fugge in là in traverso. Così l’impeto dell’acqua, s’ella trova il suo opposito poco obliquo, poco si deduce; s’ella lo truova molto atraversato, ella si deduce assai, e batte e rode la ripa contraria. Onde molti che non intendono, pur riparano indarno alla sua ripa quando doverriano levare o smussare il suo contraposto o sopra sé fare pari un altro traversato, onde l’acqua ruinando contra il suo contrario imparasse pigliare il corso diritto. Ancora l’acqua rode sotto dov’ella cade e dov’ella fa alcuno refluo, però che il peso cadendo el refluo commuove, e l’acqua intorbidata correndo il porta via. Questi principi per ora bastino.

Questa equilibra misura ogni peso in questo modo: quanto el filo piombinato A E si scosta dalla cera D, tanto quel peso a cui sarà più vicino pesa più che l’altro dell’altro capo. Conoscesi quanto sia, così. Quante volte dal capo del dardo sino al filo AE entra nella parte che resta del dardo, tante volte l’uno di questi pesi entra nell’altro. Verbigrazia: sia il dardo lungo piedi sei; sia dal capo B un peso di libre quattro, e dal capo C un peso di libre due; troverrete il filo A E sarà vicino alle libre quattro, tanto che quella parte sarà di tutto dua e l’altra sarà quattro piedi. Potrei con questa equilibra mostrarvi misurare ogni distanza, ogni altezza, ogni profondità. Ma queste per ora credo bastino. Eccovi l’essemplo del pesare le cose come qui incontra sarà il disegno [Fig. 21].Ma poi che facemmo menzione de’ pesi, forse sarà a proposito mostrarvi in che modo si pesi un superchio peso, come sarebbe il carro co’ buoi e col suo carico, solo con una statera che porti non più che libre cinquanta.

Ordinate un ponte simile a questi levatoi, e accommodatelo in modo con le sue catene ad alto ch’egli stia ataccato a un capo d’una trave lunga, qual sia atraversato sopra l’arco della porta, simile come s’adattano i ponti levatoi. E sia da questo luogo della trave dov’è posata sul suo bilico sopra della porta sino alle catene, meno che del detto bilico sino all’altro suo capo che vien dentro