Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/107

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libro secondo 101


Lionardo.Tutte queste cose ci sono ozio, affezione a voi e agli studii vostri. E quando io ben fussi altrove occupato, sempre a me parrebbe da preporre questa opera satisfacendo ai desiderii vostri lodevoli e in tutto onestissimi. Ma voglio sappiate queste sono cose ample e maggiori a spiegarle che voi forse non istimate. Truovonsi disseminate e quasi nascoste fra molta copia di varii e diversi scrittori, onde volerle racontare tutte e ordinare, e ne’ luoghi suoi porgerle, sarebbe faccenda a qualunque ben dotto molto faticosa. Bisognerebbemi avere assai prima ripensato, riscelto e meglio rassettato ogni parte. Né però poi potrei sanza maggiore memoria profferirle e aperto esplicarle; le quali tutte cose conosco, fratelli miei, poco essere in me. Eppure volendo versare testé qui in mezzo così le cose aviluppate, interverrebbe a chi me udisse come a quelli e’ quali caminano in sul primo albeggiare della aurora: que’ di loro, e’ quali altre volte sono pel paese stati e col chiarore del sole scorsono tutti e’ siti, allora riconoscono e di chi e’ siano e quanto siano ornati, e in quell’ombra discernono se ivi più fosse o manco che l’usato; gli altri, e’ quali a migliore luce mai essaminorono que’ paesi, passando non poco mirano ove poco si scorga, e a chi piace e a chi dispiace. Così a me testé interverria sanza avere prima in me dilucidato lo ’ntelletto mio con molto studio e lezione di molti scrittori, distinguendo e ordinando come chi conscende a mezzo del campo perducendo le schiere ed esserciti suoi. Me stessi nel recitare inordinato perturberei, e nella dottrina poco preparato porgerei a voi di me poca utilità. Né io fra ’l buio e tenebre della poca per sé e non bene alluminata mia memoria, di me solo vi porgerei forse qualche ombra di documenti perfetti altrove, ma poco a voi aperti e manco per me chiari; onde più tosto qui potrei da e’ dotti esser negletto che dagli imperiti lodato. Ma voi meglio per voi queste erudizioni tutte con miglior guida e di più autorità potrete riconoscere. Arete fra’ Greci Platone, Aristotele, Senofonte, Plutarco, Teofrasto, Demostene, Basilio, e tra’ Latini Cicerone, Varrone, Catone, Colomella, Plinio, Seneca e molti altri, co’