Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/143

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libro secondo 137

sercizio ti darai, sempre ti segga in mente essere nato a bene adoperarti per adducerti a felicità, e sempre ti sia proposto in animo che al bene adoperarsi niuna cosa più giova quanto se tu al tutto delibererai essere quello el quale agli altri vorrai parere. Chi aspetterà essere riputato liberale, Battista, sarà suo debito donare a molti spesso e largheggiare; chi vorrà essere riputato giusto e buono, costui conviene mai ingiurii alcuno, sempre retribuisca secondo e’ meriti, vincendo non di contenzione ma d’umanità e facilità; chi soccombe al dolore e teme e’ casi avversi, chi pregia la fortuna e le cose caduche, costui mai meriterà essere riputato né forte, né di grande animo. Ma colui del quale sarà la memoria, el conoscimento, el vero fermo e intero giudicio da’ suoi cittadini provato e adoperato, colui uno si potrà riputare e stimarlo prudente. Adunque ciascuno in quello essercizio al quale sé stessi darà, studii con ogni opera e diligenza essere quale e’ vuol parere. E stimo io niuno vorrebbe parere cattivo o maligno. Più tosto credo ciascuno ama essere tenuto modesto, umano, temperato, facile, amorevole, servente, faccente, studioso. Le quali lode se sono da pregiarle e da volerle, a noi rimane officio quanto in noi sia con opera non meno che con animo e volontà così essercitarci d’essere, perché poi essendo in noi, così agli altri parremo. Niuna cosa manco si può occultare che la virtù. Sempre fu la virtù sopra tutti gli umani beni clarissima e illustrissima. E dipoi si cerchi e sforzisi con tutte le mani e co’ piedi, con tutti e’ nerbi, con ogni diligenza, sollecitudine e cura, curisi ivi con ogni nostra opera, arte e industria, tra gli essercitati ed eruditi uomini in quello al quale ti desti essercizio, essere sopra tutti peritissimo e dottissimo. E chi, quanto si richiede, persevererà affaticandosi e sudando in quel ch’egli studii al tutto e contenda essere molto el primo, stimo a costui non sarà cosa troppo difficilissima occupare ogni prima laude e nome. Dicesi che l’uomo può ciò che vuole. Se tu ti sforzerai, come ho detto, con tutte le forze e arte tue, sono io un di quegli che non dubito te in qualunque essercizio conscenderai al primo e suppremo grado di perfezione e fama. Chi