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146 i libri della famiglia

scopeti, le quali cose sanza umana fatica, sanza molta industria fruttano. Sono poi da questi usciti essercizii quasi infiniti, ne’ quali adoperano chi una, chi una altra parte, chi più e chi tutte queste da me dette cose, animo, corpo, fortuna, e cose. Quali essercizii sarebbe prolisso e forse superfluo tutti annumerarli, però che ciascuno da sé stessi collo ingegno discorrendo facile può tutti riconoscerli. Ma poiché da questi principii noi tutti gli abbiamo qui in mezzo, diànci a scegliere qua’ sieno più atti a una magnifica e simile alla nostra onoratissima famiglia.

E’ primi lodati essercizii, dicono alcuni, sono quegli ne’ quali la fortuna tiene licenza niuna, imperio niuno, ne’ quali l’animo e il corpo non serve. La quale sentenza a me sempre parerà virile e interissima, imperoché se la fortuna non potrà turbarli, quelli a te dureranno utili quanto vorrai, e se questi dureranno a tua voglia, non potranno essere certo non utili a te e lieti. E molto qui a me piace costoro in questa sentenza commendino libertà, però che in quel modo ivi pare escludano usure, avarizie, e tutti e’ mercennarii e viziosi guadagni, ché sapete l’animo sottomesso ad avarizia non si può chiamare libero, e niuna opera mercennaria si truova ben degna di libero e nobile animo. Ma che alcuno mi escluda in tutto da’ nostri essercizii la fortuna non so quanto sia da consentirli. Né so se io qui mi stimo bene, non però vorrei io errare, ma quasi così potrei credere che niuno famoso essercizio si truova nel quale la fortuna non guidi le prime parti. In le opere militari, credo si può dire che la vittoria sia figliuola della fortuna. Gli essercizii delle lettere ancora si truovano sottoposti a mille impeti della fortuna; ora mancano e’ padri; ora seguano e’ parenti invidiosi, duri, inumani: ora t’asalisce povertà, ora cadi in qualche infortunio, per modo che certo non puoi negare la fortuna ivi tenere gran parte d’imperio come sopra delle cose umane, così sopra gli studii tuoi, ne’ quali tu non puoi molto perseverare sanza copia delle medesime umane cose sottoposte alla fortuna. E così adunque in ogni essercizio famosissimo e glorioso con-