Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/154

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148 i libri della famiglia


Abbiamo ora scelto e’ primi migliori essercizii. E’ secondi migliori saranno quegli e’ quali più a questi primi s’accosteranno, e gli altri appresso saranno que’ che manco giaceranno da’ primi lodatissimi essercizii rimossi e luntani, in quali se servirà meno, e quali anco meno alla fortuna saranno sottoposti. Abbià’gli tutti scelti. Ora di questi quali apprenderemo noi? Quegli certo, come dissi di sopra, e’ quali più a noi si confaranno. Poi come gli adopereremo noi? Qui forse si richiederebbe maggiore e più accurata risposta, ma per essere brevissimo vi darò regole generali, colle quali potrete in ogni essercizio non errare. Dicovelo: in quel che appartiene all’animo, fate quanto dicevano coloro: l’animo mai serva. Serve l’animo quando e’ sia cupido, avaro, misero, timido, invidioso, o sospettoso, imperoché i vizii signoreggiano e premono l’animo, né mai lasciano aspirarlo con alcuna libertà e leggiadra volontà a degnamente acquistare lode e fama. E come l’infermità del corpo tengono el corpo giacendo e grave in modo che lo ’nfermo non ha libertà delle membra sua, così l’avarizia, la timidità, la suspizione, la sete del guadagno e gli altri simili morbi dell’animo debilitano la forza dello ’ngegno, e tengono la mente oppressa, né lasciano el discurso e ragione nell’animo satisfare ad alcuna propria necessità. E sono, come al corpo vacazion d’ogni dolore, sincerità di sangue e fermezza di membra, così all’animo necessarie quiete, tranquillità e verità, le quali cose, come le sue a el corpo sono da moderato e netto vivere, così queste all’animo nascono da ragione e virtù. Ma alla virtù qual si richiede all’animo, sta contro el vizio, el quale sempre sta grave e priva la mente, cogitazione e operazione degli animi d’ogni virile e dovuta libertà. Adunque non sia vizioso l’animo, e non servirà; ornisi di virtù, e arà libertà. Non sia sottoposto l’animo ad alcuno errore, non si sottometta ad alcuna disonestà per avanzare auro, fugga ogni biasimo per non perdere fama, non perda virtù per acquistare tesauro, imperoché, come soleva dire Platone, quel nobilissimo principe de’ filosofi: «Tutto l’oro nascoso sotto terra, tutto l’oro serbato sopra