Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/194

Da Wikisource.
188 i libri della famiglia

disponessi vivere vero massaio. In che modo guideresti voi le cose?

Giannozzo. O figliuolo mio, se io fussi di questa età tua, molte cose potrei, quali testé non possendo non faccio. E la prima faccenda mia sarebbe d’avere la casa in luogo ove io potessi starmivi a mia voglia lungo tempo, bene agiato, e senza avermi a tramutare. Non è cosa da credere, e tu, Lionardo, nollo provando non in tutto mi crederesti, quanto sia cosa dannosa e di grandissima spesa, quanto porti disagio e molestia questo tramutarsi di luogo a luogo. Perdonsi le cose, smarrisconsi, romponsi. Agiugni a quelli danni, che tu con l’animo e con la mente troppo ti svii e turbi, e stai una età prima che ti ritruovi bene rassettato. E delle spese, le quali ti crescono per assettarti in casa, dico nulla. Però si vuole trovare luogo in prima conveniente e atto come io diceva.

Lionardo. Oimè, Giannozzo, e noi ancora giovani, parte nati in essilio, parte cresciuti nelle terre altrui, ancora siamo non ignoranti quanto sia fastidio e travaglio questo tramutarsi, come la nostra iniquissima fortuna tutto il dì ci getta ora qua, ora là, senza permetterci minima alcuna requie, miseri noi, sempre perseguitandoci, sempre con nuove ingiurie, sempre con maggiori calamità opprimendoci. Ma Dio lodato, il quale così a noi dà materia d’acquistare non poco lodo della infinita pazienza nostra in tanti mali, e in sì grande avversità troppo incredibile e maravigliosa constanza. Ma ritorniamo al proposito nostro. Dico, Giannozzo, come faresti voi a trovare luogo di così lungo riposo, a trovarlo per le terre altrui?

Giannozzo. Cercherei quale terra a questo mi fosse atta, donde io non avessi a tramutarmi, e dove io potessi molto vivere sano senza disagio e con onore.

Lionardo. E a che conosceresti voi la terra quanto fosse atta a queste tutte cose? Non sarebbe egli difficile non solo conoscerla, ma trovarla?

Giannozzo. Non punto. A me non sarebbe certo molto difficile, no, Lionardo mio, e vedi come. Io in prima conoscerei quanto ivi si vivesse bene, sano. Porrei mente la gio-